SENOLOGIA

La senologia è la branca della medicina che studia le malattie della mammella. Propriamente in anatomia per seno si intende il solco posto tra le due salienze mammarie ma è invalso l’uso di utilizzare questo termine come sinonimo di mammella.

Ambulatorio Senologia Centro Palmer di Reggio Emilia e Rubiera.

La visita specialistica senologica fa parte di quegli esami utili per la diagnosi precoce del tumore alla mammella, insieme con la mammografia e, prima ancora, con l’autoesame del seno, ovvero l’autopalpazione da praticarsi una volta al mese.

L’ecografia mammaria è uno degli esami strumentali più efficaci per smascherare eventuali anomalie, cisti o noduli, che si annidano nel tessuto mammario.

Si tratta di un esame diagnostico, utile nella prevenzione del tumore al seno, non invasivo, indolore e privo di effetti collaterali. L’ecografia mammaria sfrutta gli ultrasuoni per garantire una sorta di panoramica delle componenti anatomiche e strutturali della mammella, ma non solo, anche della parete toracica sottostante e dei linfonodi che la circondano. Lo scopo? Evidenziare eventuali anomalie, formazioni strane, come cisti, addensamenti o noduli. Lo specialista, senologo o radiologo, dopo aver steso uno strato di gel trasparente, dalla funzione di conduttore in grado di favorire la trasmissione degli ultrasuoni, sul seno, passa una sonda sulla cute, effettuando scansioni perpendicolari e a raggiera. Il tutto in modo completamente indolore e veloce: questa metodica diagnostica, oltre a non implicare nessuna preparazione particolare, non è invasiva, non comporta nessun tipo di radiazione ionizzante, e, di conseguenza, non prevede nessun rischio per la salute.

Tutte le donne, tra i 20 e i 40 anni dovrebbero controllare periodicamente il seno, con l’autopalpazione, con le visite ginecologiche o senologiche e, una volta l’anno o ogni due anni (in base all’indicazione dello specialista) sottoporsi a un’ecografia.

L’ecografia, infatti, è considerata l’indagine diagnostica di prima scelta per le donne sotto i quarant’anni di età. Solo in presenza di formazioni o addensamenti anomali, solitamente, lo specialista consiglia altri esami più invasivi, come la mammografia e l’agobiopsia (che consiste nel prelievo di una porzione di tessuto da analizzare).

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