Trattamento a Radiofrequenza della Tiroide
Numerose evidenze scientifiche hanno documentato, nel corso dell’ultimo decennio, l’efficacia del trattamento dei noduli, solidi e misti, della tiroide mediante intervento di Termoablazione Percutanea Ecoguidata con Radiofrequenza (in inglese Radiofrequency Ablation, RFA). Si tratta di un intervento minimamente invasivo che, senza incisioni chirurgiche, riduce del 50-85% il volume dei noduli tiroidei benigni in una o più sessioni a seconda delle dimensioni del nodulo. Presso il nostro centro la Radiofrequenza Tiroidea viene eseguita Ambulatorio Chirurgico alla presenza di un anestesista. Il Trattamento di Ablazione Tiroidea a Radiofrequenza non necessita di anestesia generale e viene eseguito in anestesia locale ed in sedazione cosciente. La riduzione del volume del nodulo è in genere sufficiente a far scomparire o migliorare i sintomi compressivi ed ottenere buoni risultati estetici, migliorando la qualità della vita del paziente.
I noduli tiroidei si trovano adiacenti a strutture del collo che debbono essere risparmiate: arteria carotide comune, vena giugulare interna, nervo vago, plesso brachiale, trachea, nervo laringeo ricorrente, esofago, fasce muscolari e muscoli. Nel rispetto di queste strutture la Termoablazione Tiroidea a Radiofrequenza lascia intorno all’area trattata un sottile “anello di sicurezza”.
Indicazioni e limiti al trattamento
La Termo-Ablazione Tiroidea a Radiofrequenza è indicata nel trattamento dei noduli benigni solidi o parzialmente cistici della tiroide. La benignità del nodulo deve essere confermata mediante Agoaspirato Tiroideo Eco-Guidato con ago sottile (FNAB) ripetuto almeno due volte e/o con ago biopsia con ago tru-cut (CNB).
I risultati migliori si ottengono su noduli colloido-cistici spongiformi. In casi selezionati è possibile trattare anche noduli iperfunzionanti (tossici o pretossici).
Non trovano indicazione al trattamento termo-ablativo invece i noduli cistici benigni per i quali la miglior terapia è rappresentata dall’ alcolizzazione percutanea eco-guidata (Percutaneous Ethanol Injection, PEI) allo scopo di ottenere la riduzione/scomparsa della componente cistica (ANCHE QUESTA TECNICA VIENE EFFETTUATA PRESSO IL NOSTRO CENTRO).
I limiti delle tecniche termo-ablative sono correlati alla possibile recidiva. Alternative al trattamento termo-ablativo sono l’intervento di tiroidectomia e la terapia radiometabolica con somministrazione di radioiodio.
Termoablazione tiroidea mediante Radiofrequenza (RFA)
La tecnica ablativa mediante l’uso di radiofrequenza è utilizzata in medicina dalla fine degli anni 70, da circa 10 anni è impiegata con successo anche nelle patologie nodulari benigne e maligne della tiroide.
Il paziente è parte di un circuito che include un generatore di radiofrequenze, un ago-elettrodo e due piastre di dispersione posizionate sulle gambe del paziente.
Tecnica: L’ago-elettrodo viene introdotto nel nodulo con approccio trans-istmico sotto guida ecografica. Esso convoglia onde elettromagnetiche ad alta frequenza che surriscaldano la formazione nodulare inducendo necrosi coagulativa del tessuto trattato che verrà sostituito nel tempo da tessuto fibroso-cicatriziale, determinando una notevole riduzione dimensionale del nodulo tiroideo. Un sistema di raffreddamento con soluzione fisiologica controlla la temperatura in corrispondenza dalla punta dell’ago durante il trattamento. Questa metodica evita il processo della carbonizzazione. Movimenti di retrazione e riposizionamento dell’ago-elettrodo (moving shot technique) sono effettuati in sede di trattamento. Il nodulo viene diviso immaginariamente in unità da ablare, sino ad ottenere la massima ablazione possibile in rapporto alla conformazione della lesione stessa.
Intervento: L’ intervento si svolge in regime ambulatoriale e non richiede il ricovero. Non occorre anestesia generale. In Ambulatorio Chirurgico il paziente è collocato sul letto in posizione supina, a capo iperesteso, e sottoposto a sedazione cosciente mediante midazolam e.v. La sedazione facilita le manovre, migliora la tollerabilità e riduce gli atti spontanei di deglutizione. L’operatore, l’anestesista, la strumentista e le infermiere lavorano sterilmente.
Dopo anestesia locale pericapsulare mediante infiltrazione ecoguidata di ropivacaina 2%, l’ago-elettrodo è posizionato all’interno del nodulo. La procedura, compresi i tempi di allestimento, ha durata variabile di circa 30-60 minuti. Essa è ripetibile su noduli particolarmente voluminosi o in casi di recidiva. Le manovre di anestesia locale, posizionamento dell’ago ed erogazione di energia sono visualizzate in tempo reale attraverso le immagini ecografiche. Al termine dell’intervento è somministrata terapia steroidea, ed antidolorifica se necessario. Dopo la procedura il paziente è mantenuto per 1-2 ore in osservazione prima di ritornare al domicilio.
I pazienti ambulatoriali devono essere accompagnati ed evitare, successivamente alla procedura, di mettersi alla guida a causa della sedazione.
Tollerabilità ed effetti collaterali
Di regola l’intervento di RFA Tiroidea è ben tollerato. In casi rari, immediatamente dopo l’intervento e nei 7-10 giorni successivi, il nodulo può divenire dolente ed aumentare di volume, a causa di edema ed infiammazione dei tessuti sottoposti ad ipertermia. Raramente, si può presentare un rialzo febbrile da rilascio di pirogeni tissutali. L’insorgenza di questi fenomeni è ridotta al minimo dal trattamento cortisonico, che viene somministrato nei 6-10 giorni successivi al trattamento. Infrequenti effetti collaterali lievi-moderati includono ematoma tiroideo sottocapsulare, ecchimosi cutanea, ustione cutanea puntiforme, colliquazione del nodulo, fascite del collo, reazione vaso-vagale. La riduzione della motilità di una corda vocale associata a danno del nervo laringeo ricorrente è il danno collaterale più raro.
I valori ormonali tiroidei non subiscono cambiamenti rilevanti. In pazienti con preesistente tiroidite cronica, raramente si possono manifestare ipo/ipertiroidismo che sono trattati con le abituali terapie mediche.
Conclusioni
La Termoablazione RFA eco guidata costituisce un approccio terapeutico innovativo che può ridurre il ricorso alla chirurgia tiroidea.
Team Endocrinologi:
Dr.ssa Roberta Lunghi, Endocrinologa
Dr. Petros Tsamatropoulos, Endocrinologo
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Riferimenti Bibliografici
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