Grazie al “Test Genetico di Nutrizione” è possibile analizzare numerosi geni coinvolti nel metabolismo del cibo, raggruppati in una serie di aree legate ai più importanti processi metabolici. In base ai risultati dell’analisi genetica, si può costruire un piano alimentare personalizzato che aiuta a preservare il benessere fisico e a prevenire eventuali disturbi.
Alcuni esempi di metabolismi ricercati con il test:
– predisposizione a Celiachia
– intolleranza genetica al Lattosio
– sensibilità al sale e alla ritenzione idrica
– sensibilità ai carboidrati
– predisposizione al sovrappeso e sensibilità ai grassi
– sensibilità alla caffeina e all’alcool
– sensibilità all’attività fisica
I Test Genetici di Nutrizione, disponibili presso tutti gli studi del dott. Fabrizio Malipiero, sono i seguenti:
– test genetico “SENSIBILITA’ ALIMENTARI”
– test genetico “DIMAGRIMENTO”
– test genetico “SALUTE E PREVENZIONE”
Test sensibilità alimentari:
-PREDISPOSIZIONE CELIACHIA: La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, complesso proteico presente in cereali come avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale. L’intolleranza al glutine genera gravi danni alla mucosa intestinale. Numerosi sono i geni che vengono analizzati in questo test per la predisposizione alla celiachia.
– INTOLLERANZA AL LATTOSIO: Per essere assorbito dall’organismo il lattosio deve essere scomposto in zuccheri semplici ad opera dell’enzima lattasi. L’incapacità di digerire il lattosio è data dalla mancanza dell’enzima lattasi. Il lattosio non digerito rimane nel lume intestinale ad opera della flora batterica, con produzione di sintomi fastidiosi. L’intolleranza al lattosio è riconducibile per circa il 90% dei casi ad una variazione del DNA.
– SENSIBILITÀ ALLA CAFFEINA: La caffeina è un leggero stimolante che produce effetti sul sistema nervoso centrale. Un consumo moderato di caffeina è usualmente innocuo, ma in presenza di una variante genetica sfavorevole il consumo di caffeina può irritare lo stomaco, causare ansia, insonnia e mal di testa.
– SENSIBILITÀ ALL’ALCOOL: Il gene ADH1C codifica per l’alcool-deidrogenasi, che metabolizza l’alcool formando acetaldeide, un composto tossico responsabile degli effetti negativi dovuti al consumo di alcool.
– SENSIBILITÀ AL SALE: Il sale è fatto di sodio e cloruro. La quantità di sodio è molto importante poiché può causare l’aumento della pressione sanguigna in coloro che sono geneticamente predisposti. Il gene ACE codifica per l’enzima omonimo, che gioca un ruolo chiave nel mantenimento dell’omeostasi cardiovascolare regolando la vasocostrizione e la vasodilatazione. Studi hanno dimostrato l’associazione con la sensibilità al sale. Una maggiore sensibilità al sale può predisporre anche ad una maggiore ritenzione di liquidi.
Test dimagrimento:
– SENSIBILITÀ AI CARBOIDRATI: Un preciso insieme di geni studiati in questo test è legato alla sensibilità insulinica. Una o più alterazioni di uno o più geni facenti parte di questo gruppo sono associate ad una aumentata sensibilità all’insulina, quindi il paziente risentirebbe maggiormente dell’effetto dei carboidrati e degli zuccheri sulla glicemia. Tali soggetti tenderebbero ad avere un equilibrio sfavorevole di insulina e glucosio.
– SENSIBILITÀ AI LIPIDI: La alterazione è stata associata a un maggiore assorbimento dei grassi da parte dell’intestino. Tendono ad avere valori più elevati di colesterolo totale e di LDL (il colesterolo “cattivo”) e, al contrario,valori più bassi di colesterolo buono (HDL). Le persone con questa variante spesso sono in sovrappeso, perdono peso con maggiori difficoltà seguendo diete standard e sono più propense a riprendere peso una volta terminata la dieta.
– SENSIBILITÀ ALL’ATTIVITA’ FISICA: specifici geni sono coinvolti nella mobilitazione del grasso, nel mantenimento dei livelli di glucosio nel sangue e nella vasodilatazione. Può essere presente una variante genetica che può modificare l’attività di questi recettori regolando la capacità di smaltire il grasso in eccesso con l’attività fisica e la possibilità di riacquistare peso dopo la dieta.
Test salute e prevenzione:
– LIVELLI DI OMOCISTEINA: Il gene MTHFR codifica per un enzima coinvolto nel metabolismo e nell’utilizzo dell’acido folico e delle vitamine B6 e B12. Mutazioni su questo gene possono spesso essere associati ad un aumento dei livelli di omocisteina nel plasma con conseguente possibile aumento del rischio di patologie di tipo cardiovascolare.
– LIVELLI DI VITAMINA D: La vitamina D aiuta il mantenimento e l’assorbimento di calcio e fosforo nel sangue, inoltre permette la formazione di ossa robuste. A lungo termine la deficienza di vitamina D aumenta il rischio di osteoporosi e fratture. Il gene VDR codifica per il recettore della vitamina D che influenza la produzione di diverse proteine, alcune di queste coinvolte nell’utilizzo del calcio indispensabile per lo sviluppo ed il mantenimento della massa ossea.
– ANTIOSSIDANTI E RADICALI LIBERI: Gli antiossidanti aiutano a prevenire l’accumulo di radicali liberi, che può altrimenti portare a fenomeni di stress ossidativo, responsabile di alcune patologie e dell’invecchiamento della pelle. Il gene SOD2 codifica per un enzima che rimuove i radicali liberi all’origine, rappresentando la prima linea di difesa delle cellule.
– LIVELLI DI GRASSI E COLESTEROLO: Variazioni a livello dei geni in esame possono provocare un aumento dei trigliceridi nel sangue, aumentando il rischio di insorgenza di patologie di tipo cardiovascolare. FABP2 codifica per una proteina che regola l’assorbimento dei grassi a livello intestinale. Una sua alterazione espone alle tendenza di livelli più alti di grassi nel sangue. APOA2 fa parte delle HDL (colesterolo buono) che rimuovono dalle arterie il colesterolo in eccesso, trasportandolo al fegato.
– INFIAMMAZIONE SISTEMICA: L’infiammazione è il processo con cui l’organismo elimina le cause di un danno cellulare o tissutale. I geni che regolano l’infiammazione possono avere una variante negativa e rimanere in funzione anche quando la riparazione è terminata, provocando reazioni eccessive o non necessarie.