Disturbi dell’Alimentazione e Nutrizione

Progetto Obesità

Disturbi dell’Alimentazione e Nutrizione - Progetto Obesità al Centro Palmer di Reggio Emilia.

I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti connessi all’alimentazione e da uno stato psicologico che determinano un alterato consumo di cibo che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicologico e sociale. Sono disturbi che possono presentarsi dall’ adolescenza fino all’ età adulta, si possono presentare in forme lievi, fino a condizioni medio e gravi che possono necessitare di interventi di cura in regime di ricovero ed anche in urgenza. Si va da comportamenti restrittivi rispetto al cibo per periodi più o meno lunghi che portano anche ad importanti cali ponderali, ad abbuffate compulsive, a condotte di compenso (con eliminazione, intenso esercizio fisico) a sintomi come mangiare molto più rapidamente del normale, mangiare fino ad avere una sensazione dolorosa; mangiare quantità di cibo pur non sentendo fame spesso in solitudine e provare disgusto di sé, intensa colpa o disagio di aver mangiato troppo. Strategie principalmente utilizzate nella regolazione degli stati emotivi non desiderabili che aiutano ad evitare o ridurre sensi di colpa nel breve periodo ma che poi si ripresentano più pesanti di prima. C’è poi la vergogna per il proprio corpo che è stata fortemente associata alla patologia alimentare. Tuttavia, si sa meno sui fattori predisponenti legati a questi sentimenti e su come interagiscono con altre variabili nello sviluppo dei disturbi alimentari, come si correla all’autostima, al perfezionismo disadattivo, all’ indice di massa corporea e quindi ai disturbi alimentari.

La diagnosi se eseguita in fase precoce consente di impedire l’aggravamento del Disturbo e più facilmente porta a migliorare la qualità di vita della persona, a remissione dei sintomi e inoltre a fare diagnosi differenziale rispetto ad altre patologie.

Si va da:

Disordini dell’Alimentazione e Nutrizione a Patologie vere e proprie:

  • Bulimia Nervosa,
  • Anoressia Nervosa,
  • Disturbo da Binge-Eating (BED)

ed altri Disturbi dell’Alimentazione atipici quali:

  • Anoressia nervosa atipica,
  • Bulimia nervosa a bassa frequenza e/o di durata limitata,
  • Binge-Eating a bassa frequenza e/o di durata limitata,
  • Disturbi da condotte di eliminazione,
  • Sindrome da alimentazione notturna
  • l’Obesità con BED, cioè causata da un’alimentazione incontrollata.

L’Obesità infine è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come un accumulo eccessivo di tessuto adiposo che può influire negativamente sullo stato di salute, causando un incremento nella morbilità e nella mortalità dei pazienti che lo presentano.

L’obesità è un problema molto diffuso ma la sua conoscenza è ancora scarsa, in parte ciò è dovuto alla disinformazione dei mezzi di comunicazione popolari e in parte alla scadente formazione ricevuta dai medici, psicologi e altri sanitari su questa condizione. Numerosi studi hanno evidenziato che l’obesità si associa a un incremento di tutte le cause di morte e aumenta significativamente il rischio di alcune malattie come ad esempio il diabete di tipo 2, le patologie cardio-vascolari, i disturbi del sonno e del respiro e alcune forme di cancro.

Le informazioni imprecise portano le persone affette da obesità ad avere idee sbagliate sulle cause del loro problema, a intraprendere trattamenti non adeguati e, in alcuni casi, a scatenare o aggravare la loro condizione di obesità.

Classificazione del peso e dell’obesità

(Adattata da Preventing and Managing the Global Epidemic of Obesity. Report of the World Health Organization Consultation of Obesity. WHO, Geneve, June 1997.)

Classificazione IMC (kg/m2)
Sottopeso <18,5
Normopeso 18,5 – 24,9
Sovrappeso 25,0 – 29,9
Obesità classe I 30,0 – 34,9
Obesità classe II 35,0 – 39,9
Obesità classe III > 40,0

Come la DENUTRIZIONE anche l’OBESITÀ rischia comorbilità/complicanze tra le quali la Sindrome Metabolica.

I criteri per definire la sindrome metabolica sono:

  1. Obesità addominale (Circonferenza vita)
    1. Uomini >102 cm
    2. Donne >89 cm
  2. Trigliceridemia >150 mg/dl
  3. HDL-Colesterolemia
    1. Uomini <40 mg/dL
    2. Donne <50 mg/dL
  4. Pressione arteriosa >130 / >85 mm Hg
  5. Glicemia a digiuno >110 mg/dl

* La diagnosi è stabilita quando tre o più di queste condizioni sono presenti anche se non c’è a livello internazionale una unanime descrizione per le differenze etniche, geografiche, economiche e stile di vita. (1- Grundy, S. M., et al. (2005). Diagnosis and management of the metabolic syndrome: an American Heart Association/National Heart, Lung, and Blood Institute Scientific Statement. Circulation 112, 2735-52;.  2- ISS-salute Italy  2022)

Le attuali misure dell’obesità basate sull’IMC possono però sia sottostimare che sovrastimare l’adiposità e fornire informazioni inadeguate sulla salute a livello individuale.

In questi mesi una consensus conference di specialisti internazionali ha costituito una commissione che ha cercato di definire l’obesità clinica come una condizione di malattia che, simile alla nozione di malattia cronica in altre specialità mediche, deriva direttamente dall’effetto dell’eccesso di adiposità sulla funzione di organi e tessuti. L’obiettivo specifico della Commissione era stabilire criteri oggettivi per la diagnosi della malattia, agevolando il processo decisionale clinico e la definizione delle priorità degli interventi terapeutici e delle strategie di salute pubblica (Francesco Rubino, David E Cummings,et al .Definizione e criteri diagnostici dell’obesità clinica. .The Lancet Diabete & Endocrinologia , Vol. 13 , No. 3.)

Attività ambulatoriale di primo livello che viene svolta dal medico internista formato su questi specifici disturbi:

  1. Inquadramento diagnostico dei disturbi della alimentazione e della nutrizione prevede la valutazione del paziente a livello clinico generale, specifico nutrizionale e psicologico. Si tratta di condizioni cliniche complesse che presentano elevata comorbilità clinica organica e psicologica.
  • Colloquio clinico
  • La valutazione clinica–anamnestica, nutrizionale e della condotta alimentare:
  • si esegue visita medica con un’attenta raccolta anamnestica unitamente all’esame obiettivo, lo stato nutrizionale ed il calcolo del BMI,
  • prescrizione di una serie di esami bio-umorali di base (l’esame delle urine, l’emocromo completo, la glicemia, il test per la funzionalità epatica, l’assetto lipidico, la creatininemia, l’azotemia, la protidemia, profilo elettrolitico, la funzionalità tiroidea) ai quali si potranno aggiungere ulteriori accertamenti di secondo livello post valutazione o esami strumentali quali ecografia addome, ECG, OGTT.

2. Counseling e presa in cura riabilitativa in fase di recente esordio o di grado lieve-medio con l’utilizzo di tecniche motivazionali e cognitive comportamentali.

Disponibilità ad un’attività clinica in rete con la collaborazione di altri Professionisti nell’ambito di un trattamento multidisciplinare del disturbo anche con il referente Medico di Medicina Generale del paziente.

Disponibilità di attività clinica nel progetto di cura con adolescenti ed il coinvolgimento della famiglia ed anche i familiari del paziente adulto se coinvolti dal paziente stesso. 

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